Facebook, Instagram e TikTok hanno indebolito la cultura dei blog personale, ma le newsletter sembrano raccoglierne l’eredità, soprattutto negli ultimi anni. Esse sono immuni dagli algoritmi, anche perché le caselle di posta non sono un feed imposto dalle decisioni di qualcun altro. Potresti non aprire tutte le email che ricevi, vero, ma quella decisione è tua e non è stata presa al tuo posto.

Bene, anche un progetto editoriale personale ed indipendente può essere visto come una risorsa. Un hobby, certo, ma anche una piccola attività imprenditoriale. Ecco perché voglio far diventare Newsletter Italiane un qualcosa di più di un semplice aggregatore, ma una piattaforma che si riveli utile per tutti coloro che creano newsletter e che desiderano monetizzare i propri contenuti (magari anche solo per rientrare di eventuali spese).

Ma non ci sono benefici solo per chi mette a disposizione spazi pubblicitari: ormai è evidente come stia diventando sempre più difficile e costoso raggiungere i clienti ideali attraverso i canali digital tradizionali. Dall’Aprile 2021, Apple ha iniziato a offrire agli utenti la possibilità di disattivare il tracking tramite pixel nelle app iOS. Questo ha rappresentato un grosso problema per gli inserzionisti, che non possono più monitorare con precisione click, download e acquisti. Ma non si può dare nemmeno la colpa solo ed esclusivamente ad Apple: i blocchi degli annunci per dispositivi mobili sono in aumento, e anche quelli su Google sono più costosi di prima. Soprattutto per i business più piccoli o startup.

Le sponsorizzazioni all’interno delle newsletter non hanno di questi problemi, o ne hanno molti meno. Non puoi bloccarle e non puoi ignorarle completamente, se non vuoi vederle è sufficiente andare oltre nell’email, eppure sono meno invasive di tutti gli altri formati pubblicitari (se visualizzi una pubblicità è perché la newsletter alla quale hai deciso di iscriverti te l’ha proposta perché la ritiene utile o interessante, e poi i dati in possesso sono solo indirizzi email, nulla più, thanks GDPR). Nemmeno il temutissimo aggiornamento di iOS 15 potrà scalfire il potere delle newsletter: il suo impatto è e sarà sicuramente inferiore a quello che è stato per le inserzioni su Facebook o su altri canali digital.

Vero, ci sono anche gli advertising network ma spesso per accedervi sono necessari numeri importanti o non supportano prodotti e media in lingua italiana.

Con i pregi delle newsletter ho finito, ma continuo nel dirti come può essere utile per te tutto questo. Proponi la tua newsletter, se hai intenzione di far parte del progetto. Trovi il tasto “Aggiungi la tua newsletter” in alto a destra.

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